Mettete una commedia francese molto particolare, unite due attori come Jean Reno e Michaël Youn, aggiungete le atmosfere della gastronomia francese in una contemporaneità complessa e colorata, non dimenticate un pizzico di umore, amore e amicizia, e servite con tante risate di gusto. Avrete così la ricetta invitante di “Chef”, il film uscito in Francia nel 2012, con titolo originale “Comme un chef”, scritto e diretto da Daniel Cohen e che, oltre ai due attori citati, vede nel cast anche Raphaëlle Agogué, Julien Boisselier, Salomé Stévenin, Serge Larivière.
Ottantaquattro minuti di appetitoso divertimento, attraverso un viaggio nel mondo della cucina raffinata e fantasiosa che, pur con un sapore già conosciuto, intrattiene con una comicità genuina e piacevole.
Protagonista è un eccentrico Jacky Bonnot (Michael Youn), amante della buona cucina, talentuoso ai fornelli, che sogna di avere successo con un ristorante tutto suo, ma con una situazione finanziaria così difficile, da costringerlo ad accettare diversi lavori che però non riesce mai a tenersi.
E poi c’è Alexandre Lagarde (Jean Reno), uno dei più grandi chef francesi, pluripremiato, ma in un momento di stallo creativo. Anche lui vive una situazione complicata, con il gruppo finanziario proprietario dei suoi ristoranti che minaccia di fargli perdere il posto di lavoro se avrà una recensione negativa.
L’incontro tra i due è tanto casuale quanto esilarante, ricco di momenti di ilarità e di comicità, ricreati grazie a una serie di personaggi di contorno, che pure risultano perfettamente funzionali ad una narrazione fluida e ben snocciolata.
La cucina diventa lo scenario, lo sfondo speziato e saporito di due vissuti diversi, due vite di uomini alla ricerca di se stessi, di quell’auto affermazione autentica che parte prima
di tutto dai buoni sentimenti.
In un succedersi serrato di avvenimenti, Lagarde capisce cosa veramente desidera nella sua vita, l’affetto per la figlia, e ricomincia daccapo, riscrivendo un nuovo capitolo della sua storia professionale, partendo stavolta da una nuova avventura in provincia, dove ritrova l’amore e l’ispirazione. Jacky, invece, ereditando il ristorante da Lagarde, ha
l’occasione inseguita da sempre: poter esprimere tutto il suo talento creativo fino riconquistare anche l’amore dell’amata Béatrice, che nel frattempo lo ha reso padre.
Un film, Chef, che ha la ciliegina sulla torta finale, che ci porta in cucina con briosa simpatia, con gustosa ilarità, come la cucina dovrebbe essere: un mondo in cui potersi esprimere liberamente, imparando a prendersi poco sul serio a volte, in cui è bene lasciare spazio all’autenticità, ai sani rapporti, ai sentimenti semplici, un mondo in cui il sé, spesso, si ritrova nel “noi”, un mondo in cui sorridere di gusto è la vera esperienza da fare.