La salute a tavola
È il primo imperativo del 2018. Una filosofia sempre più internazionale e trasversale, nata dall’esigenza, ormai data per assunta negli ultimi 15 anni, che il cibo è benessere ed è sempre più necessario e urgente mangiare bene e scegliere con consapevolezza ingredienti e ricette.
Piaù trasparenza, quindi, nella filiera agroalimentare, tracciabilità delle materie prime, valorizzazione delle specialità locali, oltre a una maggiore conoscenza da parte del consumatore, educato a pretendere maggiori informazioni prima dell’acquisto.
Le fermentazioni e i surrogati vegani
Il 2018 sarà l’anno delle fermentazioni, un metodo antichissimo di conservazione degli alimenti, fulcro di molte cucine, come quella coreana. Cresce inoltre l’interesse per il mondo vegano e il 2018 sarà anche l’anno in cui si diffonderanno i surrogati delle proteine animali.
Healthy food: l’aglio
Largo spazio ai
superfood, ai cibi che fanno bene e tra questi, per l’Italia, a frutta e verdura, ma soprattutto a cibi come l’aglio.
Il tè che conquista
A dominare sarà il tè, che avrà una piccola rimonta sul caffè, con le miscele floreali tra le tendenze più in voga, con un messaggio che va ben oltre il semplice gusto o le proprietà benefiche. Con il tè si diffonde una filosofia ben precisa, mutuata dalla cultura orientale, che punta al benessere del corpo e dello spirito.
Cucine sempre più fusion
Una parola che racchiude un approccio sempre più accogliente in Cucina. Nel rispetto delle tradizioni e delle tipicità dei luoghi, la Cucina si apre alla cultura, accogliendo sfumature, suggestioni, orizzonti provenienti da terre lontane, in una logica che non è più quella della contaminazione, ma di una vera e propria integrazione gastronomica.
No agli scarti
L’anno del cibo e dell’attenzione all’alimentazione non poteva non considerare l’urgenza del messaggio del recupero, della riduzione degli sprechi, del ritorno alla semplicità, sia nella quantità che nella forma. La
cucina circolare diventa un modo per interpretare questa ritrovata sensibilità al diritto all’alimentazione e molti professionisti del settore si fanno portavoce di questo messaggio, mettendo in tavola veri e propri capolavori, piatti creati a partire da ingredienti poveri e spesso dimenticati, con accostamenti quasi impensabili. Perché la cucina, si sa, è arte, creatività, tecnica e rispetto.