Tre ragazzi italiani alla conquista della Grande Mela: é la storia di Francesco Brachetti, Alberto Gramigni e Alessandro Biggi, tutti under 30, che hanno avuto la brillante idea di aprire un’Avocaderia a Brooklyn, New York.
Avocaderia a Brooklyn, tutta italiana: New York Times approved
Un locale healthy nella patria del fast food. Qualcuno avrebbe scommesso sul loro successo? Forse in pochi. Eppure, nella prima settimana, il bar è stato preso d’assalto da più di 1500 clienti pronti ad assaporare piatti salutari a base del frutto tropicale.
Un locale piccolo, ma ben arredato, dove gustare l’avocado in tante forme e salse, ma anche pietanze e bevande di ogni genere, per soddisfare le esigenze – e i gusti – di tutti i clienti: panini, insalate, succhi e dolci, tutto take away, con materia prima importata dal Michoacàn, regione messicana in cui si produce il frutto.
Un successo internazionale per questo progetto made in Italy, con richieste di interviste e partecipazioni a show in tv da tutto il mondo, che ha addirittura attirato l’attenzione del New York Times.
L’idea nasce banalmente – si fa per dire – dall’incontro della passione di Francesco per l’avocado, scoperta durante un soggiorno di lavoro in Messico, e dall’esigenza di Alessandro di trovare un’alternativa sana alla dieta americana durante le sue pause pranzo a Seattle. A loro si unisce lo chef Alberto, cugino di Francesco, che si occupa dello sviluppo del menù. L’obiettivo dei tre pionieri è quello di fare dell’Avocaderia un vero e proprio brand internazionale, aprendo altri locali a New York e su tutta la West Coast. Le premesse sembrano buone, anzi saporite!
Intervista ai protagonisti
F.L.: Un’idea, la vostra, che nasce da una passione per l’avocado e dal genio tipico italiano. Ma qual è, secondo voi, la ricetta del vero successo?
A.: Amiamo molto quel che facciamo. La passione è sicuramente un elemento fondamentale quando si inizia un progetto del genere. Avocaderia nasce come risposta a un bisogno che noi per primi avevamo: un posto che servisse cibo sano, buono e veloce. Qualcosa che si possa mangiare con gusto ogni giorno, ma che rispetti uno stile di vita sano ed equilibrato. Quando ci siamo resi conto che molte altre persone avevano questa stessa necessità, abbiamo deciso di buttarci in questa avventura. Inoltre siamo ottimi amici da anni.
Questo legame così profondo ci ha aiutato a superare molti ostacoli e ci dà la forza per andare avanti. Per noi la ricetta vincente è avere un obiettivo chiaro, seguirlo con passione e avere la squadra giusta per poterlo raggiungere.F.L.: Come è stato accolto il vostro progetto?
A.: Avocaderia è stato uno strepitoso successo fin da subito. Moltissimi giornali e blog, tra cui il New York Times, il Guardian e Buzzfeed hanno scritto di noi ancor prima dell’apertura. Il giorno dell’inaugurazione c’era una grande fila fuori e, dopo poche ore, avevamo già finito gli avocado. Gli americani adorano l’avocado e sono molto felici quando vengono a trovarci. Molti ci ringraziano di aver finalmente aperto un posto dedicato esclusivamente a questo frutto e chi non è di New York ci chiede di aprire anche nella propria città. Speriamo di poter accontentare presto tutti. Anche su internet stiamo avendo un grande successo. Moltissima gente ci segue sui nostri account social e ci scrive per dirci che adorano quello che facciamo.
F.L.: Salute, benessere e creatività sono alla base del vostro progetto, unico al mondo. Secondo voi cosa cercano oggi i giovani a tavola?
A.: Hanno gusti sempre più esigenti, conoscono molte cucine diverse e sono abituati a sperimentare sapori nuovi, ma sono anche molto attenti alla salute. Ed è proprio questo l’obiettivo che ci siamo prefissati, offrire un’alternativa sana e buona. Molti hanno adottato uno stile di vita che mette al centro il benessere psicofisico della persona. Salute e felicità sono le priorità, e anche l’alimentazione fa parte di questo movimento.
F.L.: Come si coniuga un progetto healthy con l’idea del fast food che, per antonomasia, è il regno del “mangiare senza regole”?
A.: Purtroppo la maggior parte delle persone che lavora nelle grandi città non ha molto tempo da dedicare alla pausa pranzo. Diciamo che per molti il fast food non è una scelta, ma una necessità. Ma questo non significa dover rinunciare al cibo di qualità e a una dieta sana. Noi abbiamo una cucina espressa, dei processi ottimizzati per preparare gli ordini il più rapidamente possibile. Ma usiamo ingredienti freschi, di alta qualità e tutte le nostre ricette sono molto attente all’equilibrio del piatto. Banditi sono gli ingredienti ricchi di grassi saturi e dannosi per la salute.
F.L.: Qual è il piatto a base di avocado che sta avendo più successo nel vostro locale?
A.: L’Avocado Toast Mediterranean, con una base di tapenade, avocado mash, pomodorini, pomodori secchi, feta, olio extravergine di oliva, pistacchio e dukkah. È un toast molto gustoso, ricco di sapore, ma allo stesso tempo sano. Proprio come dice il nome, raccoglie un po’ i diversi sapori del Mediterraneo: c’è un pò d’Italia, un pò di Grecia, un pò di Nord Africa – con l’aggiunta dell’avocado ovviamente! Il più famoso però è l’Avoburger, uno dei nostri piatti più iconici: un avocado viene diviso a metà e riempito con yogurt aromatizzato alle erbe, salmone affumicato, rucola e ravanello. Viene condito con semi di sesamo neri e una citronette di lime. Lo serviamo su un letto di rucola con delle chips di pita fatte al forno . È un piatto di grande effetto con una bellissima presentazione, ma è anche molto buono. I nostri clienti più appassionati di avocado lo adorano.
Scoprite di più sul sito ufficiale dell’Avocaderia.