Grillo 2019 e Rosario Giudice food lifestyle

Terra e Sole 2019. Il Grillo di Horus

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a cura di Gianna Bozzali

Nuova etichetta in casa HORUS, una giovane azienda biologica sita nell’agro di Acate, nel sud est della Sicilia, un’Isola che oggi vanta di essere il più grande vigneto bio d’Italia, con una natura ed un paesaggio vocati alla sostenibilità come nessun altro territorio. È qui, a pochi km dal mare, che nasce il “Sole e Terra” 2019 DOC Sicilia, un grillo in purezza capace di esprimere la notevole vocazione di questa terra alla coltivazione di uno dei vitigni più diffusi in Sicilia.
Titolare dell’azienda vitivinicola, nata circa sette anni fa, è il 36enne Rosario Giudice. “La mia passione per la viticoltura
può definirsi un ritorno alle origini -racconta-. Ho avuto modo di studiare e lavorare all’estero e a Milano. Il background acquisito mi ha permesso di rivalutare il rapporto con la Sicilia spingendomi a tornare e a riappropriarmi delle mie radici”.

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Rosario si reputa fortunato perché può contare sempre sul prezioso contributo del suo giovane staff e sul supporto dell’enologo Giuseppe Romano. Ed è grazie all’esperienza di
quest’ultimo che la cantina ha potuto dar luce a questa nuova etichetta, un Grillo in purezza ottenuto dopo un’attenta selezione delle uve, raccolte manualmente. Dopo la pigiadiraspatura si è passati ad una pressatura soffice a temperatura controllata tra i 10 e i 12°C e dunque alla sedimentazione naturale del mosto ottenuto. La fermentazione è avvenuta in acciaio ed è in questa delicata fase produttiva che risiede la particolarità creazione di questo vino: una piccola parte di Grillo, infatti, completa la fermentazione in barrique e solo dopo diverse settimane viene assemblato con la restante parte fermentata solo in acciaio.
Il vino si presenta al calice con un colore vivace e brillante, giallo paglierino con riflessi verdolini che ne riflettono la giovinezza. Al naso alterna piacevoli sensazioni fruttate, in particolare di banana, ananas, agrumi, a note di zagara e a sentori che pizzicano il naso come il pepe bianco. Profumi marcati che arrivano netti e forti all’olfatto. Al sorso si presenta con un’elevata intensità gusto-olfattiva. È un vino molto sapido, con una spiccata acidità ed una notevole freschezza. Il pizzicore del pepe bianco ritorna in bocca. Un bianco nel complesso secco con una buona presenza glicerica, dal sorso lungo ed invitante che consigliamo

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