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Pastel de Nata. Il dolce portoghese che incanta il mondo

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a cura di Luana Martino

Stradine acciottolate, suono del fado, spiagge dorate, atmosfera avvolgente e posti incantevoli: queste sono solo alcune delle magie del Portogallo. Un paese fatto di forti tradizioni, dove vive un popolo orgoglioso, nostalgico ed energico. Un luogo dove perdersi a passeggiare in città romantiche e ammalianti come Porto e Lisbona per lasciarsi incantare dal loro fascino senza tempo; una terra ricca di specialità, di arte e di usanze anche in ambito culinario.
In particolare, se c’è un dolce che incarna il sapore e il fascino del Portogallo, è sicuramente il Pastel de Nata -anche chiamato pastel de Belém– un pasticcino a base di pasta sfoglia e uova.
Questo delizioso e cremoso dolce è diventato, infatti, uno dei simboli più amati della gastronomia portoghese, con una storia affascinante e un gusto che ha conquistato i palati di tutto il mondo.
L’origine del Pastel de Nata (Pasteis – al plurale) risale al XIX secolo quando, nel monastero di Jerónimos a Belém, un tempo una piccola città e oggi un distretto di Lisbona, vennero realizzati per la prima volta questi dolcetti, da qui appunto il nome di “pastéis de Belém”.
All’epoca nei monasteri si usava il bianco d’uovo per inamidare i vestiti e il rimanente tuorlo era usato in molte ricette; la pasta sfoglia, invece, arriverebbe dalla Francia, dove avrebbero soggiornato per un periodo alcuni dei monaci portoghesi. Sembra che, soprattutto dopo la Rivoluzione Liberale, nel 1822, il monastero iniziò a vendere i dolcetti per sostentarsi. Questo fino al 1834, anno in cui venne chiuso e i monaci furono costretti a cedere la ricetta alla vicina Fabrica de Pastèis de Belèm, tutt’oggi famosa meta turistica ed imperdibile tappa durante un tour a Lisbona.
Non è chiaro esattamente in quale periodo ma, mentre la Fábrica poneva le basi per diventare il centro dei Pastéis d’Europa, i dolcetti arrivarono anche a Macao, abitata dai portoghesi dal 1550 e annessa ufficialmente all’Impero nel 1887. Da qui si diffusero in tutta la Cina e in Paesi vicini come la Malesia.
Questo piccolo «pasticcino alla crema» è un dessert semplice che ormai, da qualche anno, è sbarcato, anche, nei bar più alla moda di tutte le capitali. Ogni morso del tipico dolce è un viaggio nel tempo, un assaggio della tradizione che ha resistito alle prove dei secoli. Spruzzati con una leggera nevicata di zucchero a velo e cannella, sono una prelibatezza che abbraccia il palato con una particolare e unica consistenza croccante che avvolge un cuore cremoso. Imperdibili!

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