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MAMA EAT, il paradiso italiano per celiaci (e non) cresce e punta all’estero

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Nel tempo è riuscita ad affermarsi come il paradiso per coloro i quali, pur celiaci, non volevano rinunciare al sapore delle cose buone. La cucina di Mama Eat, dapprima a Napoli e poi a Roma e Milano, continua a crescere ed entro l’anno sono previste altre due aperture. Ma cosa si nasconde dietro un brand di successo che è riuscito a superare anche le difficoltà generate dalla pandemia? Nelle parole di Roberto Zeccolini, business development manager della catena dei ristoranti Mama Eat, si legge la forza e la determinazione di chi non si arrende ma anche la saggezza nelle scelte fatte, prima fra tutte quella relativa alla tradizionalità dei piatti proposti.

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Ma facciamo un passo indietro, a 20 anni fa quando nasce Mama Eat. “Mama Eat nasce una ventina di anni fa – racconta Zeccolini– quando Marcella Navarro (uno dei soci fondatori di Mama Eat) scopre di essere celiaca e nota una grande difficoltà nel poter mangiare con i propri cari fuori casa, data la scarsa offerta. Insieme a due dei suoi fratelli, Roberto e Giovanni decidono di aprire Mama Eat.”

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Marcella, oggi executive chef di tutta la catena, fin da sempre ha manifestato un profondo amore per la cucina, aggiornandosi spesso su nuovi prodotti e tecniche di preparazione. Ciò che però l’ha spinta ad affrontare questa avventura nel campo della ristorazione è stata l’idea di poter mangiare qualsiasi cosa si desiderasse insieme ai propri cari o amici. Chi è celiaco spesso deve adattarsi (non può scegliere cosa desidera di più da mangiare) così come viceversa può capitare che chi non è celiaco debba accontentarsi per far felice chi presenta questa intolleranza. “Il primo Mama Eat – ricorda Roberto Zeccolini – apre a Napoli in via Manzoni 6a e dopo aver riscosso molto successo è stata aperta la sede di Roma a Trastevere, poi ancora un’altra sede a Roma a Borgo Pio e infine a Milano. Ci siamo ispirati ai piatti più tradizionali delle città: dalla carbonara all’amatriciana, da cacio e pepe alla pasta patate e provola, dalla pasta e piselli, alla sorrentina fino alla genovese e alla cotoletta alla milanese. I valori di Mama Eat sono tradizione, genuinità e qualità delle materie prime”.

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Non sono mancati naturalmente le difficoltà, in particolari quelle legate alla pandemia. “La pandemia è stato un grande problema -continua- ma la stiamo superando con grande determinazione. Un’altra sfida che stiamo affrontando è quella della digitalizzazione ed è per questo che siamo sempre più aperti all’inserimento dei giovani. Il nostro sogno è quello di consolidarci in Italia con altre aperture, ma soprattutto arrivare in Europa e oltreoceano. Puntare dunque a una espansione internazionale”.
Intanto bollono in pentola due novità: le due nuove sedi di Mama Eat che apriranno entro la fine del 2021, a Ponte Milvio a Roma e a Borgo San Frediano a Firenze.

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