ll Piedirosso. Il vino della rinascita e della resilienza

Nelle splendide colline della Campania, c’è un vino che incarna la tradizione, la passione e l’arte culinaria dell’Italia. Si tratta del Piedirosso.
Questo vino, noto per la sua versatilità e il suo sapore inconfondibile, è una gemma tra le eccellenze vinicole italiane e deriva il suo nome dall’omonimo vitigno autoctono dell’area del Vesuvio e della provincia di Napoli e dalla forma dei grappoli, che assomigliano a dei piedi rossi.
Intenso e aromatico, con un profilo gustativo ricco e avvolgente, il Piedirosso è un vino dal colore rubino intenso, che si evolve con l’invecchiamento verso tonalità granate.
Il suo profumo è complesso, con un bouquet olfattivo che offre profumi di frutti rossi, spezie, erbe aromatiche e una piacevole nota terrosa. In bocca il Piedirosso è armonioso e pieno, con tannini morbidi e una piacevole acidità che lo rende molto equilibrato e persistente, regalando una serie di sfumature al palato.
Si narrano leggende affascinanti sul Piedirosso. Una delle più conosciute è quella legata all’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C., che seppellì la città di Pompei. Si racconta che i vigneti di Piedirosso furono salvati dalla lava grazie alla loro posizione sui pendii del vulcano. Dopo l’eruzione, le viti rigermogliarono ancor più rigogliose, portando alla produzione del vino Piedirosso che, per questo motivo, simboleggia la rinascita e la resilienza. Per chi ama la pizza napoletana e non vuole abbinarla alla “solita” birra, Il Piedirosso rappresenta un ottimo abbinamento.
La sua acidità, infatti, bilancia i sapori intensi della pizza e la grassezza della mozzarella di bufala, mentre i tannini si sposano bene con la succulenza della salsa di pomodoro.
Ma questo vino va bene anche con altri piatti, come la pasta, la carne rossa, i formaggi stagionati e i piatti a base di funghi.
La sua versatilità lo rende un compagno adatto a una vasta gamma di ricette della cucina italiana e campana. Una curiosità affascinante sul Piedirosso è che spesso viene usato nella produzione del Lacryma Christi del Vesuvio, un vino prelibato con un nome che significa “le lacrime di Cristo”. Questo vino è legato a leggende che narrano che Cristo pianse sulle pendici del Vesuvio, e le sue lacrime fertilizzarono il terreno, facendo crescere vigne rigogliose.