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JÉRÔME. Un sogno rosa nato tra il cemento e l’asfalto di Mino D’Alonzo

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a cura di Beatrice Laurora

“Se vuoi diventare grande, devi stare con i grandi”. Risuona così il mantra di Mino D’Alonzo, imprenditore barese che, da giovane banconista, in pochi anni ha costruito il suo successo in terra di Bari, grazie a un’intraprendenza e a una caparbietà ineguagliabili.
I suoi bar Jérôme Chocolat, Jérôme Cafè e Jérôme Argiro, situati nel centro di Bari, rappresentano in città veri e propri angoli dall’atmosfera parigina, offrendo location dal clima affascinante e raffinato ma anche giocoso, fiabesco e decisamente naïf. Una proposta di prodotti da caffetteria di altissima qualità caratterizza questo magico luogo: fragranti croissant,
profumati waffel, deliziose farciture ai più svariati gusti, coloratissimi frappè e cremosi gelati sono soltanto alcune delle apprezzatissime leccornie che si possono gustare.
E poi il caffè, una vera e propria istituzione per Mino D’Alonzo, che da anni si affianca a partner prestigiosi per offrire il miglior prodotto, fino a stringere anche una collaborazione con l’Università del Caffè, l’ente di eccellenza che ha fondato per promuovere la cultura della bevanda più amata al mondo.
Abbiamo incontrato il giovane imprenditore per farci raccontare un po’ del suo lavoro e della sua vita e, in una chiacchierata, ci ha restituito un interessante spaccato di quello che oggi è per i baresi, e non solo, un’esperienza da provare.
Jérôme è nato in modo semplice. Dopo l’esperienza con Bacio di Latte, ne ha rappresentato la vetta più alta, l’evoluzione. Il primo punto Jérôme non è collocato in pieno centro e la scelta non è stata affatto casuale: volevo trasformare una zona totalmente urbana in qualcosa di totalmente diverso, che trascendesse il quotidiano. Bacio di Latte è nato nel 2011, quando i Social Network ancora non esistevano; Jérôme invece nasce in un contesto completamente differente, dove i Social assumono un ruolo strategico di importanza fondamentale.
Instagram, infatti, ha contribuito in modo notevole al progredire di questo progetto: quando ho visto che la gente fotografava i piatti di Jérôme, l’ambiente circostante o banalmente decideva di seguire la nostra pagina, ho capito di aver vinto.”
Dalle parole di Mino si può evincere che Jérôme non rappresenta una banale caffetteria: la parola chiave è, infatti, “esperienza”. Chiaramente, le rivoluzioni non cadono dal cielo: Jérôme si è evoluto a piccoli passi e grazie a un impegno non indifferente.
Non esiste una vera e propria chiave del successo – spiega – ma senza dubbio esistono punti di forza: quando si sceglie di crescere a livello imprenditoriale, primo elemento fondamentale è l’organizzazione. E poi tanta positività, spirito di squadra, originalità.”
“E quando le cose si fanno difficili?” gli chiediamo.
In realtà Jérôme non ha incontrato particolari difficoltà per raggiungere il successo; tuttavia, non si può negare che ad oggi, essere imprenditori in Italia non sia affatto facile. Ma a mio avviso la perseveranza e la passione per il proprio lavoro pagano sempre.”
E così è stato. Bari, Taranto, Lecce, presto anche Trani. Oggi Jérôme è un brand che in Puglia si sta diffondendo a macchia d’olio, dando grandi soddisfazioni; eppure, ci chiediamo se per Mino ci sia ancora spazio per qualche sogno nel cassetto. “Portare all’estero il marchio potrebbe rappresentare un progetto tanto ambizioso quanto impegnativo…”- ci confessa – “ad oggi ci sto
pensando…non so se ne valga la pena, ma mai dire mai!”.

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