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In Svezia, un ristorante antispreco.

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Prodotti in scadenza nei piatti di “Spill”.

Un ristorante che serve solo ed esclusivamente piatti preparati con prodotti in scadenza. Un’idea rivoluzionaria, messa in pratica da Erik Andersson, chef svedese di fama nazionale. Dopo anni passati a capo di un ristorante stellato, ha deciso di dare vita a un concept totalmente diverso, con l’obiettivo di “riuscire a far riflettere la gente”, così come ha testimoniato in un’intervista lo stesso Andersson.
Il suo ristorante nel cuore di Malmö, prima città a Sud della Svezia, si chiama “Spill”, che in italiano significa “Spreco”, e sta riscuotendo un enorme successo, soprattutto alla luce del vero punto di arrivo dell’esercizio commerciale, quello di combattere gli sprechi. Ogni anno, infatti, finiscono nell’immondizia 88 tonnellate di alimenti, divisi tra quelli non consumati nelle cucine dei cittadini, quelli che vengono scartati dagli scaffali dei supermercati e quelli che provengono dai banconi dei piccoli negozi. Ma si tratta di alimenti che, entro un certo tempo, possono essere ancora consumati. Il ristorante Spill si rifornisce di tutti questi cibi, che non comportano alcun rischio per la salute pubblica, e li usa per la preparazione di pietanze da servire al pubblico.
Il menù del ristorante, ovviamente, si rinnova
quotidianamente in base alle materie prime che arrivano ogni giorno in cucina. Con un occhio sempre attento per chi predilige la cucina vegetariana, lo chef svedese dà la possibilità di assaporare le sue invenzioni, senza mai restare ancorato a quei quattro o cinque piatti che generalmente assurgono a ruolo di colonna portante di un determinato esercizio commerciale. Dalla tradizione culinaria scandinava a quella orientale, passando per i piatti messicani fino ad arrivare alla cucina internazionale rivisitata, Spill offre tutti quei cibi che in altri contesti sarebbero destinati all’immondizia.
Andersson è uno chef affermato anche al di fuori dei confini svedesi, ma la sua idea non è solo quella di portare a regime un ristorante che va già a gonfie vele. Dietro l’idea di Spill c’è infatti un intento ben più nobile. Quello di indottrinare le persone meno attente nel prestare attenzione a non sprecare il cibo, come detto, motivo per cui il prossimo passo, secondo quanto appreso, sarebbe quello di chiudere definitivamente entro cinque anni a partire da oggi. “Se ci riesco – ha affermato lo chef – vorrebbe dire che avremo trovato un sistema antispreco funzionante. In sostanza, mi piacerebbe che tra qualche anno non ci fosse più bisogno del mio ristorante”.

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