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Il Cardamomo: spezie da Mille e una Notte

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Spezia antichissima, di origine indiana, il cardamomo era apprezzato già dai Greci e dai Romani, che la utilizzavano per produrre profumi e per rinfrescare l’alito. Nell’antico Egitto, le donne usavano invece bruciare essenze al cardamomo perché ne apprezzavano gli effetti benefici e stimolanti. In Asia, in Cina e India in particolar modo, è usato per curare molte malattie, dai problemi cardiaci ai disturbi allo stomaco o per ai problemi respiratori.
Gli oli contenuti nel cardamomo vengono usati tutt’oggi per curare i problemi alle gengive, per i dolori ai denti o per lenire il mal di gola.
In Oriente il cardamomo è considerato una spezia afrodisiaca e questa sua proprietà è persino decantata nei racconti di “mille e una notte”. Il suo aroma, a metà fra la menta e l’eucalipto, è leggermente agrumato ed è una delle spezie più costose al mondo, terza dopo lo zafferano e la vaniglia e rappresenta un ingrediente davvero versatile, utilizzato per molte preparazioni sia
culinarie che farmaceutiche.
Il cardamomo arriva dalla foresta pluviale a sud dell’India, dove viene coltivato nell’area chiamata comunemente Cardamom Hills (colline del cardamomo), ma si sviluppa anche in Sri Lanka e Guatemala.
Ci sono due tipi di cardamomo, quello verde e quello marrone (conosciuto come cardamomo nero). Quello verde, considerato più delicato e aromatico ed è anche il più pregiato e quello nero, più amaro e con un sapore più affumicato. In giro se ne trova anche uno bianco, ma è il frutto di uno schiarimento dei semi e ha una qualità inferiore. Il cardamomo è una spezia che gioca un ruolo di rilievo nella cucina indiana, conferendo un tocco di dolcezza e sapidità, specialmente nei dessert. Questa spezia era così amata dall’imperatore Mughal, che conquistò l’India molti secoli
fa, che la utilizzava in una varietà di piatti, dalle salse alla carne fino al riso. Non sorprende che il cardamomo sia un elemento essenziale per la preparazione di bevande come la celebre “masala chai”, un tè speziato al latte, e del “garam masala”, un mix di spezie aromatiche.
Oltre all’India, il cardamomo è ampiamente impiegato nei paesi arabi, in Iran, nell’Africa settentrionale e nella cucina scandinava. Gli arabi, ad esempio, lo utilizzano per aromatizzare il caffè, mentre in alcuni paesi africani, come l’Etiopia, è un ingrediente fondamentale. In Marocco, il cardamomo è la stella di uno dei mix di spezie più famosi, chiamato ras-el-hanout. Inoltre, nei paesi nordici come Finlandia, Svezia e Germania, questa spezia è spesso impiegata nella preparazione di prodotti da forno.
Il cardamomo, grazie alla sua versatilità e al suo sapore distintivo, continua a essere una spezia amata e utilizzata in molte parti del mondo, portando un tocco di esotismo alle cucine regionali.
Inoltre, questa spezia straordinaria, in India, è considerata una pianta così delicata, che può essere toccata e raccolta solo da mani femminili, ed è per questo motivo che viene chiamata “la pianta delle vergini”, mentre nel Kashmir alcuni semi di cardamomo sono chiusi in un gioiello al polso delle spose a simboleggiare il cibo ristoratore che daranno ai mariti.

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