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Fedro: la start up del gusto autentico italiano

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“La Qualità è come un’onda. Quel lavoro di Qualità che pensavi nessuno avrebbe notato viene notato eccome, e chi lo vede si sente un pochino meglio: probabilmente trasferirà negli altri questa sua sensazione e in questo modo la Qualità continuerà a diffondersi”.

È con questa frase de “L’arte della manutenzione della motocicletta “ che Robert Pirsig ha ispirato la nascita non solo di un’azienda ma di un concetto di vita.
L’azienda si chiama Fedro, start up evoluzione di Delizie, fondata da Stefano Baldini nel 2010 con l’obiettivo di offrire un’attenta selezione agroalimentare da distribuire in Alto Adige. A lui nel 2015 si è affiancato Silvio Galazzo ed è allora che l’azienda ha guardato ad orizzonti e obiettivi più importanti, fino a trasformasti nell’odierna realtà: una piccola grande impresa in grado di offrire oltre 1500 prodotti selezionati con rigidi controlli di adesione ad un disciplinare interno.

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Parola chiave qualità, quella a cui forse l’emergenza Covid ci ha reso tutti più attenti. Prodotti che abbiano un gusto autentico, realizzati in Italia in agricoltura sostenibile in armonia con i cicli naturali, “figli” di aziende artigianali che vogliono dare continuità all’espressione pura del proprio territorio e alla storicità delle produzioni locali. E ancora, artigiani che abbiano rispetto per l’uomo, per il suo lavoro e per la sicurezza nei campi e nei luoghi di produzione e raccolta.
Fedro, proprio come lo scrittore romano che portò la favola ad essere considerata un genere letterario alto, nobilita ogni giorno la ricchezza enogastronomica italiana, quella dei piccoli produttori che portano avanti la tradizione del nostro paese. E lo fa ingranando una marcia in più, quella della sostenibilità e del rispetto.
“Abbiamo iniziato – racconta Silvio Galazzo – selezionando
prodotti di piccole realtà locali che avessero una grande
attenzione al ciclo naturale di produzione; agricoltori con
una grande etica del biologico. Oggi vogliamo essere la
massima espressione del Made in Italy: produzioni artigianali
da agricoltura sostenibile di tutto il nostro paese”.
Con sede a Bolzano, in quell’Alto Adige dove tutto iniziò, Fedro ha due hub a Roma e a Verona, abbracciando così tutto il nord e il centro Italia. Ed è già pronto a guardare anche al sud.
La distribuzione è stata fino ad oggi rivolta esclusivamente ai ristoratori. Da Bolzano a Roma, passando per il Veneto e l’Emilia Romagna, i prodotti arrivano ad oltre 500 ristoranti, dagli stellati Attimi from Heinz Beck, St. Hubertus e La Pergola (per citarne alcuni) fino alle piccole trattorie di paese.

Sono sempre di più i ristoratori – spiega Galazzo – attenti
al rispetto della natura, che vogliono offrire ai propri clienti prodotti di qualità vera e superiore. Negli anni abbiamo assistito nelle cucine a un grande cambiamento in questo senso. I cuochi vogliono manipolare una materia prima frutto di una filiera corta, rappresentativa di un territorio di riferimento; prodotti di allevatori e contadini che producono in modo naturale. Solo così, infatti, si porta in tavola non solo un prodotto superiore a livello organolettico, ma anche un valore in termini di sostenibilità”.
Nell’assortimento di Fedro vengono ammessi preferibilmente prodotti certificati BIO. Non sono esclusi i non certificati, ma deve esistere, per questi, un regolamento che preveda allevamento adeguato delle specie e agricoltura sostenibile con relativi controlli. Niente concimi ed erbicidi ed una densità animale adeguata alla superficie. Assenza di OGM garantita da certificati, regionalità non solo della materia prima ma anche della trasformazione in loco degli ingredienti.
E poi c’è la responsabilità etica e sociale. “I nostri fornitori garantiscono l’esclusione di qualsiasi tipo di sfruttamento, di
discriminazioni in base a sesso, età, nazionalità o religione.
Molte delle nostre aziende mettono in atto inserimenti lavorativi di ex carcerati, oppure persone con disabilità. Sono sempre esperienze bellissime, di grande valore e accrescimento personale. La cosa bella è che con i nostri fornitori si creano spesso legami profondi; quando lavori con artigiani, piccole realtà, è più facile che nascano collaborazioni che diventano
vere e propri reti: rapporti lavorativi e umani”.
Fedro immagina un futuro diverso: un mondo giusto e vero, una produzione senza meccanizzazioni industriali, nel pieno rispetto con i cicli di Madre Natura. E se fino ad oggi è riuscito a far incontrare i piccoli produttori e i ristoratori, da oggi Fedro porterà nelle case di tutti gli italiani la selezione dei suoi prodotti.
“Avevamo in programma di aprire la vendita al dettaglio con un sito B2C entro il secondo trimestre di quest’anno – ci spiega Silvio –. Poi da inizio marzo improvvisamente il lavoro si è fermato. Col lockdown siamo passati da centinaia di consegne a poche alla settimana. Dopo un primo momento di sgomento abbiamo approfittato allora per anticipare i tempi e a fine marzo abbiamo messo on line il Fedro shop, un e-commerce dove è possibile acquistare i nostri prodotti. Abbiamo iniziato con le selezioni di carni, salumi e formaggi. Poi da fine maggio lo abbiamo allargato a tutta la nostra proposta: paste, farine, verdura, frutta, vino, olio, aceto…”.
E allora se Fedro, quello delle favole, diceva che di tanto in tanto bisogna dar riposo all’animo affinché questo sia più sveglio nel pensare, Silvio Galazzo e Stefano Baldini hanno messo invece in pratica il “chi si ferma è perduto” e, portando alta la bandiera della qualità, sono pronti a riempire le tavole di tutti noi di genuina italianità. Dal produttore alla tavola, citano le campagne contro lo spreco alimentare e mai citazione fu più centrata, perché la cucina sostenibile è uno dei pilastri su cui il mondo che Fedro sogna si fonda.

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