a cura di Beatrice Laurora
Classe 1976, Mondi Guri, per gli amici Eddy, è uno dei protagonisti del celebre sbarco dell’8 agosto 1991, giornata indimenticabile per l’Italia e soprattutto per i cittadini baresi.
Quella mattina, mentre Bari viveva il clima vacanziero di piena estate, un’esperienza umana fuori dell’ordinario stava per avere inizio; protagonisti dell’attracco al porto della nave da carico Vlora furono quasi ventimila uomini: un numero straordinario a rappresentare un vero e proprio esodo della popolazione albanese. Partito da Scutari assieme ad amici del padre, Eddy aveva solo quindici anni quando iniziò a intraprendere la sua avventura.
“Mi ricordo che ero seduto sul divano il giorno che dissi a mio padre di voler andar via: avevo poco più di dodici anni. Poi, nel ’90 un sacco di persone iniziarono a partire e io decisi di fare lo stesso, con gli amici di mio padre; ci siamo messi su un furgone e siamo andati a Durazzo, consapevoli che qualche giorno dopo una nave sarebbe salpata. Abbiamo affrontato venti ore di viaggio con un’imbarcazione la cui capienza in teoria era per mille e duecento persone, più o meno…solo successivamente ho saputo che il numero dei passeggeri presenti era di circa diciottomila. Le condizioni erano incredibili… eravamo ammassati, accaldati, qualcuno si è anche perso: un autentico viaggio della speranza”.
Comincia così il racconto accorato di Mondi Guri, una storia come tante in quegli anni, soprattutto una storia che ha dell’incredibile.
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