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Damiano Carrara. Il segreto è mordere la vita

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Lui è uno di quegli uomini che ama andare dritto al cuore delle cose: pochi giri di parole e nuovi obiettivi sempre in tasca (che poi sarebbe meglio dire in agenda!). È stato così da quando, diciannovenne, decise di lasciare un posto fisso per inseguire il sogno di fare il bartender. Da Lucca all’Irlanda, e poi subito a Los Angeles, fu un attimo. Sorriso dolcissimo, ma animo testardo, ci ha insegnato che è proprio vero il proverbio che cita “Se non ti piace dove ti trovi, spostati”, ma soprattutto che la fiammella interiore che brucia verso la realizzazione delle proprie propensioni va sempre ascoltata e inseguita.
Damiano Carrara, pastry star per eccellenza, ha conquistato l’America con i dolci della nostra tradizione. Dalla prima Carrara Pastries, aperta nel 2008, di acqua sotto i ponti ne è passata tanta ed oggi i negozi a firma Carrara in America sono tre, lui è uno dei volti televisivi più amati (da Bake Off a Fuori Menu, passando per Cake Star) e oggi sta per tornare in Italia con un progetto fuori dagli schemi: un Atelier di pasticceria a Lucca.

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Ph. Credits: Francesco Margutti

Damiano, ma non volevi fare il bartender?
Sorride. – Sì, volai verso Dublino con quel sogno. Ma fu una scintilla che durò due anni, poi sentii la necessità di una nuova sfida.

Gli Stati Uniti…
Esatto! Ma anche e soprattutto il richiamo della pasticceria. Partii nel 2008 assieme a mio fratello Massimiliano. Due giovani con tanta voglia di indipendenza, di vita ed economica; lui pasticcere dall’età di 13 anni, io, inglese fluente in mano, propenso alle relazioni con i clienti e con la convinzione che un locale tutto nostro avrebbe potuto essere un’idea vincente.

E lo è stato…
Già! Non nego, però, che all’inizio non è stata una passeggiata. Per mesi e mesi abbiamo lavorato letteralmente senza dormire. I nostri genitori ci hanno raggiunto in America per darci una mano, e poi… beh, mai avrei pensato che quella mini pasticceria mi avrebbe portato qui!

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Complici le Zeppole…?
Gli americani non conoscono la nostra colazione italiana, ma quando la scoprono, se ne innamorano. Così è stato per le Zeppole di San Giuseppe, da loro ribattezzate Little Balls of Heaven. È iniziato il passaparola, prima tra clienti, poi la voce ha raggiunto anche la stampa e infine sono arrivate anche le celebrità, le star del mondo musicale e del cinema.

Da Kim Kardashian a Britney Spears (che adora il cappuccino all’italiana), il locale dei fratelli Carrara ha iniziato a “spopolare” e Damiano, ancora una volta alla ricerca di un nuovo gradino da conquistare, accettò la partecipazione ad un provino per un cooking show. Il resto è storia, come ha detto qualcuno, ma di quella storia a noi piace parlare con lui, la pastry star che ha portato l’Italia e la nostra dolce storia gastronomica sulle bocche di una cultura così diversa, eppure così propensa a far propria una tradizione che noi stessi ogni tanto erroneamente, snobbiamo.

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Cosa accadde dopo quel provino?
Non lo vinsi, ma non mi sono arreso. Così l’anno dopo arrivai secondo alla prima stagione di Spring Baking Championship su Food Network USA e nel 2017 tornai in “patria”, chiamato da Discovery Italia, con un sacco di esperienze televisive “in corpo”. Mi chiesero di fare il giudice a Bake Off prima e a Junior Bake Off poi. E dopo è arrivato Cake Star, prodotto da Banijay Italia per Discovery, quest’anno alla quarta stagione. Sì, sono ormai quattro edizioni che giro la penisola assieme a Katia Follesa alla scoperta dei pasticceri più talentuosi. E questa quarta stagione è arrivata con una ventata di novità: un cliente di fiducia del locale che sfida il mio palato e quello di Katia ad assaggiare il dolce che dal suo punto di vista è il pezzo forte in assoluto di quella pasticceria, per cercare di fargli ottenere cinque stelle aggiuntive e vincere lui stesso un premio. Ma i nostri palati sono molto esigenti eh! – Ride.

Parlaci del tuo rapporto con Katia.
Siamo esattamente come sullo schermo. Siamo grandi amici anche nella vita. La nostra è un’amicizia profonda, vera e sincera. Durante le registrazioni ci divertiamo un sacco: le riprese sono sempre fonte di momenti esilaranti!

Di te hai detto che “ami vivere alla giornata”, ma di certo ami le sfide…
Diciamo che mi pongo tanti obiettivi e che cerco sempre di raggiungerli al meglio, e il prima possibile.

E dopo tre punti vendita americani adesso è la volta dell’Italia… Parlaci del tuo nuovo progetto di prossima apertura a Lucca.
Sono molto orgoglioso di questo passo. Sarà il mio primo locale in Italia, un progetto unico e un nuovo sogno che si realizza. Non sarà una semplice pasticceria ma un Atelier: un piccolo museo goloso di piccole e grandi dolci creazioni, innovative ma con materie prime esclusivamente stagionali, e ovviamente di qualità. Ci sarà un grande laboratorio, il cuore del negozio, e sarà a vista, come uno studio di registrazione dove i clienti potranno essere protagonisti. Qui spero di realizzare anche dei corsi, sia per professionisti che per amanti del settore, vedremo cosa sarà possibile. Ora siamo semplicemente in fase di costruzione. Non vedo l’ora di aprire le porte!

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Ph. Credits: Alex Alberton

Così, se sono stati molti i cuori femminili spezzati dopo la notizia del fidanzamento di Damiano, la bella notizia è che tra qualche mese potremo andare ad assaggiare le sue dolci opere artigianali a Lucca. Di certo noi non mancheremo di esserci all’apertura del suo Atelier, e brinderemo assieme a lui: perché Damiano non è semplicemente una star del dolce, ma un uomo con così tanta grinta ed entusiasmo da insegnarci che il segreto dell’autorealizzazione è mordere la vita con la stessa passione con cui si degusta un dolce!

Ph. Credits: Alex Alberton

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