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Cibo e sessualità: il piacere dei sensi

Pubblicato da

a cura di Nicola Carbonara

Non solo fragole e panna. L’idea di associare il cibo alla sessualità ha origini tanto antiche da poter essere riconducibili ad Adamo ed Eva, per quell’idea di trasgredire che trovò il suo elemento in un frutto: la mela. Un mito che racchiude quella concezione di disobbedienza associata al mangiare quale gesto peccaminoso, così come hanno sottolineato anche diversi psicologi, e che sottolinea un soddisfacimento personale, appagante, proprio come il sesso. Oltre ad essere una piacevole sensazione per il gusto, lo è anche per la mente e per il corpo. I punti in comune con il sesso, quindi, sono davvero tanti.

Partendo da questi presupposti, nel tempo sono stati studiati in maniera approfondita gli alimenti che stimolano quelle molecole del cervello che si attivano durante l’attività sessuale. Di qui il connubio tra quei momenti di puro piacere, immancabili nella vita di ogni essere vivente. Si è molto dibattuto su quali possano essere i veri cibi afrodisiaci, quelli che stimolano l’organismo indirizzandolo verso l’erotismo.

Innanzitutto le ostriche o la cioccolata. Le prime, così come i frutti di mare in generale, sono dei veri e propri afrodisiaci per quell’elevato contenuto di zinco che favorisce proprio la produzione di spermatozoi. Il cioccolato, invece, contiene la feniletilanina, un ormone che rilascia dopamina nei centri del piacere del cervello.

Con il passare del tempo sono entrati di diritto in questo “elenco” anche altri cibi meno conosciuti fino a poco fa in Italia, come ad esempio l’avocado. In questo caso, come nell’esempio di Adamo ed Eva, l’associazione cibo e sessualità è più che remota. Secondo una credenza popolare azteca l’avocado era uno dei simboli fallici per eccellenza, tanto da essere stato vietato in Spagna dai preti cattolici per il riferimento all’organo genitale maschile. In realtà la riconducibilità all’elemento sessuale deriva dalla capacità dell’avocado di fornire all’organismo un elevato quantitativo di energia.

Ma la frutta è, in generale, un elemento caratterizzante le cene romantiche. Abbiamo già menzionato le fragole, da abbinare a panna o cioccolato fuso. Un modo per condividere il cibo in un’ottica di pura sensualità che trova il suo culmine nel bacio e in tutto ciò che lo stesso comporta. C’è poi anche la banana che, come provato scientificamente, essendo piena di vitamina B, potassio e magnesio, contiene quell’enzima che aumenta soprattutto la libido maschile.

Tutti gli studi sul cibo e la correlazione con l’ambito sessuale, ovviamente, trovano il loro riscontro nella realtà solo nell’ottica della condivisione. Bisogna essere in due (o più) e lasciarsi trasportare da quella sensazione di piacere e di appagamento che comporta il legame tra cibo e sessualità. Il primo risveglia la passione, essendo il gusto l’unico senso in grado di dare stimolo al cervello. Il sesso è quella componente imprescindibile in un rapporto di coppia, di per sé appagante e oggettivamente bello. Riuscire, quindi, a unire due elementi come cibo e sessualità significa vivere una vita felice.

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