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Cheese Tea, trend culinario del 2019.

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Un successo che presto potrebbe conquistare anche il mercato europeo. E se il New York Times lo ha inserito tra le tendenze culinarie del 2019, un motivo ci sarà. È il Cheese Tea, tè al formaggio, una variante dell’infuso più conosciuto al mondo, nato a Taiwan nel 2010. Non si tratta di una bevanda arricchita con delle scaglie di pecorino o con una punta di gorgonzola sciolto al suo interno.

In Oriente si metteva inizialmente della polvere di formaggio, ma con il passare del tempo e il grande successo riscosso prima in Cina, poi negli Stati Uniti, le varianti hanno portato questo Cheese Tea a diventare un must, una delle bevande più trendy d’Oltreoceano. Almeno questo è quanto riportato dalla critica enogastronomica Kim Severson.

Questa tendenza culinaria riguarda, al momento, solo gli Stati Uniti, ma l’idea è che nel tempo possa trovare largo spazio anche sul mercato italiano. Anche se sembra difficile, un po’ come la possibilità che sulle tavole nostrane possano “inserirsi” insetti, grilli e cavallette. L’italiano è generalmente legato alla tradizione e, per quanto propenso a sperimentare, in linea di massima non sostituisce quasi mai un prodotto storico, nostrano, con uno nuovo, e straniero
.
Le “ricette” del tè al formaggio sono diverse e tutti prevedono l’uso dell’infuso, ovviamente. Che può essere nero o verde, per una bevanda fredda o calda, a discrezione di chi la deve consumare. Il formaggio, elemento fondamentale e caratteristico di questa variante, viene aggiunto in un secondo momento e si tratta prevalentemente di un formaggio fresco, principalmente sotto forma di crema o di una consistenza che ricorda la panna montata. Secondo quanto appreso, a San Francisco si può provare un tè verde con limone e panna salata, montata al mascarpone.

In Italia, invece, così come riportato da Vanity Fair, è possibile provarlo allo Chateau Dufan di Milano e, a quanto pare, il motivo del poco successo del tè al formaggio non risiede nel timore di assaggiare qualcosa che non potrebbe piacere ma in quella inclinazione a evitare i latticini. Ma è solo l’inizio.

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