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Bonus Chef 2021: prorogata fino a giugno la misura a favore dei professionisti del settore ristorativo

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Sarà forse ricordato questo, anche come l’anno delle misure di ristoro, avviate per far fronte all’emergenza economica affrontata, a causa della pandemia, soprattutto da alcuni settori, primo fra molti, quello della ristorazione.
La Legge di Bilancio 2021 (L. 178 del 30 dicembre 2020) ai commi 117-123 ha istituito un bonus specifico per cuochi professionisti, sia lavoratori autonomi che dipendenti, erogato sotto forma di credito d’imposta, non solo per gli acquisti di attrezzature ma anche per la formazione e l’aggiornamento.
Una misura che rappresenta un incentivo, un soffio di speranza per la futura, e si spera vicina, ripresa dell’attività di accoglienza svolta dal mondo dei ristoratori.
Fino a 6000 euro per l’acquisto, effettuato dal 1° gennaio al 30 giugno 2021, di strumenti di lavoro o per l’investimento fatto in corsi di aggiornamento e formazione professionale.
L’emendamento approvato prevede un credito d’imposta che copre fino al 40% delle spese sostenute strettamente funzionali all’esercizio dell’attività.
E un ruolo importante è riservato proprio alla formazione. In un settore assai importante per l’economia nazionale e che ha rappresentato negli ultimi anni il 25% del PIL, la formazione e l’aggiornamento professionale sono un importante step da seguire per far fronte alle richieste di un mercato sempre più esigente e che alza, di volta in volta, l’asticella.
Insomma, non ci si può improvvisare nel settore Food e se si vuole entrare in questo mondo da protagonisti e soprattutto rimanerci, bisogna prima affinare le proprie competenze, dimostrare di avere fame e sete di conoscenza, aggiornarsi e stare al passo con i cambiamenti che, lo ha dimostrato soprattutto questo ultimo anno, non devono essere subiti ma cavalcati e sfruttati.
Il budget complessivo stanziato dal Governo per il 2021 ammonta a 1 milione di euro ma la buona notizia è che il bonus varrà anche per tutto il 2022 e 2023.

Una misura concreta e vantaggiosa per chi lavora nella ristorazione, soprattutto una misura inclusiva, che coinvolge tanto i lavoratori dipendenti che quelli autonomi, anche se non in possesso del codice ATECO 5.2.2.1.0.

Le spese comprese dalla misura per accedere al credito di imposta, sono:

• acquisto di macchinari di classe energetica elevata per la conservazione, la lavorazione, la trasformazione e la cottura dei prodotti alimentari
• strumenti e attrezzature professionali per la ristorazione
• partecipazione a corsi di aggiornamento professionale

Il Bonus Chef, lo ricordiamo, è erogato sotto forma di credito in compensazione mediante F24, è totalmente escluso da IRPEF e IRAP e non concorre alla determinazione del rapporto di deducibilità. Il credito, inoltre, può inoltre essere ceduto ad altri soggetti, come per esempio istituti di credito e altri intermediari finanziari.

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