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Social e Food: la ristorazione ai tempi di Instagram

Una rivoluzione. L’avvento dei social media e la facilità di fruizione di internet ha scompaginato il marketing tradizionale delle aziende, dei ristoranti e anche degli chef, con impatti decisivi soprattutto per quanto riguarda la pubblicità e la promozione di una attività.

Facebook, e soprattutto Instagram, hanno dettato e dettano la linea comunicativa e pubblicitaria dei ristoranti degli ultimi anni, decretando il “visual” fondamentale nella scelta dei menù per un locale.

Un piatto, prima di tutto, lo si mangia con gli occhi, e la food photography è diventata importante quanto la bontà di un menù di un grande chef stellato. Sembrano lontanissimi i tempi in cui, per scegliere un ristorante ci si affidava alle pagine gialle e, questo, per un’unica ragione: le persone si rivolgono a Internet per trovare ciò che stanno cercando.

Social e Food: non solo Instragram e Facebook

TheFork e TripAdvisor sono gli assoluti dominatori del settore per trovare e recensire ristoranti. I dati registrano una media di 15 milioni di utenti al mese che cercano i ristoranti tramite la piattaforma TheFork, 535 milioni le recensioni su TripAdvisor e il 75% degli utenti consultano opinioni online prima di decidere dove andare. E naturalmente Instagram per condividere l’esperienza della cena.

Il rituale è: scegliere il locale, preferendo i posti che hanno una forte presenza on-line, controllando le recensioni degli altri utenti; andare sul profilo Instagram e visionare le foto dei piatti con lo scopo di vedere il menù del ristorante; ordinare il piatto, posizionarlo in una luce che favorisca la foto e scattare; quindi, pubblicare e ricondividere sul profilo del ristorante.

Attività di marketing spostata sul consumatore quindi, per di più totalmente gratuita. Pubblicità a costo zero che amplifica la portata delle visualizzazioni, soprattutto quando iniziano ad arrivare i “like” ai post.

È la nuova frontiera del Web Marketing. Il nuovo passaparola. Un’azione più dinamica, precisa, evoluta e attiva. La condivisione rappresenta per il ristorante la possibilità di coinvolgere nuovi clienti interessati alla propria cucina. Ma, come per ogni altra azienda, è fondamentale che anche i locali imparino a coltivare la propria presenza online.

Progettare, pianificare, pubblicare e condividere post e contenuti, foto, grafiche, offerte, creare eventi e altro sulla propria pagina Facebook e sul proprio account Instagram non è semplice come può sembrare. Gli sforzi per creare dei menù all’altezza potrebbero essere vanificati da una comunicazione non professionale, affidata a chi non vive le emozioni quotidiane della cucina e che di conseguenza non possono essere trasmesse.

Per chi decide di non affidarsi a delle agenzie di comunicazione esterne, che fanno certamente aumentare i costi di gestione, è necessario allora acquisire quel minimo di formazione che consenta di dedicare ai social media il tempo indispensabile per offrire vere e proprie esperienze culinarie; creare relazioni con i propri clienti; interazione; individuare il proprio target di riferimento.

Naturalmente oltre al marketing indiretto, quello che fanno i clienti per intenderci, c’è la pianificazione da parte del ristoratore.
Imparare a fotografare, anche con il proprio telefono, per comunicare istantaneamente, riduce i costi che riguardano l’avere sempre a disposizione un fotografo professionista. Scattare foto dei piatti, scegliere gli hashtag giusti che creino attenzione.

Sviluppare un proprio hashtag o personalizzarlo per il proprio ristorante, sono tutte azioni che si possono fare in autonomia. Il budget dedicato alla comunicazione deve sempre comprendere anche la parte social, così da accrescere la base dei fan e attrarre nuovi clienti.

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Social e Food: casi di successo

Il cibo deve essere buono, catturare l’attenzione dei follower, fare tendenza ed essere “instagrammabile”. Menù digitali, design e presentazione delle portate, a favore di social. Questo il leit motiv di Dirty Bones, locale londinese che durante la cena offre ai suoi clienti un Instagram Kit. Il ristorante, che si trova nell’esclusivo quartiere di Soho, mette a disposizione dei clienti un “Food Instagram Pack” per scattare foto perfette, da condividere poi sulla piattaforma social del ristorante.

L’innovazione sembra essere arrivata sul serio anche in Italia, molto legata alle tradizioni della cucina. La nuova sfida del marketing gastronomico è stata certamente colta da Pescaria, fast food ittico pugliese nato dall’idea che coinvolge tre profili diversi fra loro ma complementari: la pescheria a Polignano di Bartolo L’Abbate, la comunicazione ideata dall’agenzia di Conversano Brainpull e le creazioni dello Chef Lucio Mele.
Da un piccolo locale, adesso Pescaria è presente anche a Milano con due sedi e i panini di Chef Mele sono tra i più desiderati e “instagrammati”.

E tutto ciò è destinato a crescere sempre di più perché, una foto virale, soprattutto se postata da una persona nota, può influenzare altri a “entrare” nel proprio ristorante e generare pubblicità gratuita. Social e Food, un binomio vincente.

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