Brindare alle belle emozioni che questa estate sta regalando nel giorno in cui tutti ci si riunisce, staccando dal lavoro, per vivere ore spensierate all’aperto, sia in mare che in montagna. Con un calice in mano festeggiamo allora l’arrivo del Ferragosto lasciandoci accompagnare dai profumi e dalla freschezza dei vini italiani. Food LifeStyle ha selezionato per voi quattro etichette, da nord a sud, che con la loro aromaticità vi faranno compagnia rendendo indimenticabile il prossimo 15 agosto.
Franciacorta Brut Satèn di Lantieri de Paratico
Agrumi, fiori ed erbe aromatiche al naso, cremosità e freschezza al sorso. Sono questi i tratti salienti del Franciacorta Satèn di Lantieri de Paratico capace di esprimere al meglio l’eleganza dello chardonnay. Questo Blanc de Blanc franciacortino conquista con la sua finezza, impreziosita da cenni evolutivi derivanti dalla permanenza sui lieviti. Una bottiglia dedicata a chi predilige un sorso morbido, accompagnato da una piacevole freschezza minerale. Perfetto da mettere nel calice tutto l’anno, ma in particolare d’estate per accompagnare ad antipasti di mare o di verdure, carpacci di carne o di pesce, insalate di mare e verdure. Sorseggiarlo ci riporta con la mente ai bellissimi luoghi di produzione, tra i comuni di Capriolo e Adro. Piccola curiosità… Il suffisso nobiliare “de Paratico” sta a significare il l’insediamento della famiglia Lantieri nel paese omonimo in provincia di Brescia, al confine con il lago d’Iseo. È qui che costruirono nell’XI sec. il loro magnifico castello. La storia narra che vi sia stato ospite l’esule e sommo poeta Dante Alighieri il quale si sarebbe lasciato ispirare dalla particolare forma del colle su cui si erge il maniero per definire la struttura a gironi del Purgatorio.
Branchini 1858 M. Cl. Brut 2016
Nella campagna di Dozza (BO), a Toscanella, proprio sulla linea di confine tra l’Emilia e la Romagna, si trova questa cantina che porta bene i suoi 166 anni di storia. Ingrediente fondamentale
di questa storica realtà è il terroir, autore e sigillo della tipicità dei vini firmati da Branchini 1858 che devono le proprie caratteristiche ai tre fiumi che lambiscono la tenuta: il Rio Sabbioso, il fiume Sillaro e il torrente Sellustra. Protagonista di questa bollicina è l’albana, vitigno punta di diamante della produzione di Branchini 1858. Elegante, profuma di frutta secca, con note floreali e di pasticceria. In bocca avvolge con la sua grande freschezza e sapidità. Perfetto a tutto pasto, con crostacei, risotti ai frutti di mare e fritture. Niente male con il sushi.
Kerner Aristos 2022 di Cantina Valle Isarco
Fondata nel 1961 da 24 famiglie, Cantina Valle Isarco è la più giovane cooperativa vinicola dell’Alto Adige. Ci troviamo in un posto magico caratterizzato da maestose montagne, castelli, monasteri e punteggiato di villaggi, magnifici castagneti e soprattutto vigneti terrazzati, con i loro ordinati muriccioli in pietra. Dalla selezione Aristos, proviamo il loro Kerner prodotto con uve Kerner in purezza. All’olfatto presenta un frutto delicato e un carattere gradevolmente aromatico, che si sviluppa con grande eleganza su note di pesca. Al palato è secco e pieno, con una struttura vivace e un intrigante finale di noce moscata. Molto versatile nell’accostamento con il cibo, questo vino si abbina meravigliosamente ad antipasti leggeri, speck e piatti a base di uova e funghi. Non disdegna inoltre portate a base di pesce d’acqua dolce e frutti di mare o i risotti alle erbe. Da provare come aperitivo.
Catarratto Lucido di Cortese
Siamo in Sicilia, nell’azienda Cortese. È qui, nel meraviglioso entroterra ragusano, che nasce il Catarratto Lucido, uno dei sei vini, tutti biologici e vegani, prodotti dalla storica cantina. Dal colore giallo paglierino con riflessi verdi, al naso spiccano le note speziate e floreali. Al sorso presenta un’ottima acidità bilanciata dalla vena minerale. Chiude con un retrogusto ammandorlato ed una buona persistenza. Come tutti i vini firmati Cortese, è frutto di una costante ricerca che prevede il rispetto dei ritmi della natura, metodi di fertilizzazione naturale, recupero di tecniche di coltura tradizionale e la tutela della biodiversità. Provatelo con un hummus di ceci e un cous cous di verdure.