Natale è ormai alle porte ed è ufficialmente iniziata la corsa ai regali ma anche ai migliori panettoni. Un must delle tavole natalizie ma anche tra i regali più apprezzati. Ecco tre golose idee da condividere a tavola.
Come ogni dicembre, anche Roma si appresta ad accogliere il Natale e lo fa con i dolci tipici della tradizione, come l’immancabile panettone. Lo chef-panificatore Danilo Frisone di Cresci sforna il
lievitato re delle feste con qualcosa di nuovo, grazie allo studio continuo e alla sperimentazione. Per il Natale 2024 propone un panettone al burro italiano delle Fattorie Fiandino più idratato e con una percentuale di parte grassa maggiore tale da consentire una più morbidezza, che si può ottenere in 48 ore di produzione utilizzando solo lievito naturale. Le farine, invece, sono del Molino Pasini e le uova Peppovo, rigorosamente fresche e biologiche. L’impasto viene arricchito dai profumi della vaniglia del Madagascar e dai canditi biologici Morandin.

Per gli amanti degli spirits, ecco un grande classico del Natale rivisitato: il panettone di Glep, la Maison di Borgomanero nata dalla passione per il Vermuth e gli spiriti di Ezio Primatesta,
albergatore e ristoratore, e Luca Garofalo, designer e creativo. Tre gli ingredienti fondamentali: il Vermouth Rosso Vandalo di Glep, la pera candita di Agrimontana e il cioccolato fondente al 70%.
L’impasto è creato con farine ricercate, uova fresche, burro, zucchero, lievito madre, scorza d’arancia e di limone e, naturalmente, uvetta e frutta candita. Il tutto lievita, seguendo diverse fasi,
per 48 ore. Al naso, questo panettone esalta le note del Vermuth Rosso Vandalo sprigionano intriganti profumi di cannella, garofano, cardamomo, zenzero, vaniglia, rabarbaro, cacao, assenzio
gentile, china; al palato pera e al cioccolato vanno a impreziosire e definire ulteriormente il carattere grintoso di un panettone originale e intrigante, dalla personalità ammaliante.

E dalla Sicilia arriva il primo panettone con la crema al pistacchio DOP di Raffadali dell’azienda Pistacioppo. Il pistacchio di Raffadali è coltivato principalmente nel comune siciliano da cui prende il nome (nel cuore della provincia di Agrigento) e proprio qui la famiglia Gacioppo dal 2018 ha iniziato prima la coltivazione dell’oro verde e poi si è impegnata nella sua valorizzazione con
diversi prodotti. Dallo scorso anno si è deciso di dar vita ai primi lievitati e rendere omaggio al Natale attraverso un dolce che è diventato simbolo delle feste invernali: pochi pezzi ma di altissima
qualità con lievitazione complessiva di circa 25 ore dove viene utilizzato il lievito madre. Nasce così il primo panettone alla crema al pistacchio DOP di Raffadali con un design realizzato
appositamente: profumo, morbidezza e gusto sono la chiave di questo lievitato artigianale che si arricchisce di una pregiata farcitura pistacchio di Raffadali. Un pane dolce ideale da mangiare a fine pasto ma anche a colazione o da regalare per stupire.
