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Niels Rodin, il collezionista di agrumi

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Se il bisnonno è stato un grande scultore, anche il pronipote è destinato a lasciare un segno nella storia. Nato figlio d’arte, banchiere per professione, svizzero di nascita, ha lasciato la sua vecchia vita fatta di finanza ed economia, per dedicarsi alla sua grande passione: gli agrumi.
E sei i vigneti di Lavaux sono stati dichiarati Patrimonio dell’Unesco nel 2007, sull’altra sponda del lago Lemano, Niels Rodin ha dato vita a un’azienda biologica che coltiva in permacultura i suoi rari e ricercati agrumi.
Infatti, il cantone di Vaud, che si affaccia sul lago Lemano, vanta un clima fortemente mediterraneo e 14 chilometri di terrazzamenti e muretti di pietra frutto della fatica dei monaci cistercensi che, scolpendo la montagna, li realizzarono nel XII secolo e che tutt’oggi ricoprono il territorio con la coltivazione della vite.
Per questo agrumicoltore, fan dello Yuzu , la permacultura è essenziale per lo sviluppo naturale della serra perché, lasciando crescere erbe spontanee e aromatiche, si attirano gli insetti impollinatori.
Come racconta nel suo blog, piantare il suo primo yuzu nel suo giardino a Gland ha segnato l’inizio di questa attività che nel tempo è diventata una professione a tutti gli effetti.
Tutto è iniziato nel 2014 quando, alla crisi economica globale, si è unita la sua crisi esistenziale di mezza età in cui tutti i puntini si stavano congiungendo per reinventarsi da capo una nuova vita.
Inoltre, alcuni chef, a seguito di un articolo pubblicato su un giornale locale che parlava della sua serra di agrumi, vennero a trovarlo. Da lì comprese l’importanza della sua passione e assistito dalla buona sorte, iniziò ad affittare serre più grandi per iniziare ad innestare e avviare una produzione vera e propria.
La passione diventa professione, studiata nei dettagli e calcolata al millesimo. Perché se si pensa che la notorietà del nome abbia avuto un ruolo determinante nell’investimento economico, si è fuori strada: in realtà furono alcuni amici investitori a diventare soci e a finanziarlo.
Negli agrumi si raggruppano le sue 3 grandi passioni: la storia dell’umanità che si può ricostruire tramite essi, l’amore per la terra e quella per la buona tavola.
Attento alle tendenze di moda della cucina, oltre a coltivare, importa e introduce nuove varietà da tutto il mondo, coordinandosi con l’ufficio di quarantena in Francia dove, dopo essere stati testati per 12 mesi, i nuovi arrivi vengono rilasciati con un passaporto fitosanitario europeo perchè, come lui stesso afferma, non vuole rimanere statico o coltivare solo yuzu o caviale di limone per vent’anni, ma portare qualcosa di nuovo sulle nostre tavole.
Oltre ad essere un esperto di agrumi storici, in particolare quelli dei Medici di Firenze, è un punto di riferimento per molti chef stellati con cui si confronta in lunghe discussioni, scambiandosi impressioni e conoscenze, consigliandoli sempre per il meglio, siano essi chef stellati che cuochi novelli a caccia di sapori inediti.
Nel tempo ha creato una rete con altri produttori europei, dai quali acquista anche frutta per poi farne trading. Collabora con istituti di ricerca agronomica come l’INRA in Corsica e l’Università Riverside in California.
É certificato bio, lavora solo con gli insetti e sostiene che funzioni molto bene e che dopo parecchi anni si ottenga un risultato equilibrato, potendo così evitare completamente tutti i prodotti chimici. Tra le 150 e più specie che coltiva, ci sono frutti dall’aroma acidulo, i suoi preferiti, e frutti dal nome esotico come ad esempio il Kumquat, poco conosciuto in Occidente, ma apprezzato per le sue proprietà e benefici, il Limone dalla polpa rosa, il Faustrime, le cui foglie sono ottime per le marinature, il Caviale di limone, lo Yuzu, ampiamente utilizzato per la sua aromaticità, il Kaffir lime per cui Niels Rodin è diventato famoso per la declinazione dei suoi prodotti. Infatti, oltre alla coltivazione, si dedica anche alla trasformazione degli stessi, realizzando aceti, gelatine, marmellate, oli aromatizzati e liquori ambitissimi, nelle cucine d’autore e non. Tra questi la marmellata di limone con vaniglia messicana, da abbinare a formaggi erborinati di capra, il tè alla gelatina di agrumi, un mix di erbe infuse, scorza disidratata e succo di limone da sciogliere in acqua calda, la senape in grani aromatizzata al combawa solo per citarne alcune, tutto acquistabile on line o nei migliori negozi di gastronomia svizzeri. I frutti del suo lavoro sono il culmine di un lungo e paziente impegno fatto di attenzione, osservazione e pratiche certosine. Vederli arrivare nei grandi ristoranti stellati così come in tavoli più modesti è una grande soddisfazione che ripaga quel suo cercare, studiare, calcolare, innestare e testare.
Una storia di grande ispirazione, che è partita da un sogno ed è diventata realtà!

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