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Da Nestlé il KitKat al tè Matcha: una rivoluzione tutta orientale

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Quello che fu inventato nel 1935 quale snack per operai e pendolari, è diventato nel tempo un vero e proprio successo planetario. Parliamo del KitKat, una confezione di quattro stecche di cioccolato al latte con all’interno un croccante wafer, nata a York, nel Regno Unito, grazie all’idea dell’azienda di dolciumi Rowntree’s, e poi acquistata successivamente dalla Nestlé.

Dopo quasi 85 anni, KitKat è pronta per una rivoluzione, qualcosa che nessuno aveva mai azzardato. Cambiare il colore, il gusto, e farlo diventare una nuova ossessione. Sarà disponibile anche in Italia, probabilmente dal prossimo autunno, il KitKat al tè Matcha. E sarà di colore verde, assicurano dall’azienda. Niente conservanti, niente prodotti o aromi artificiali. Invariata la forma, diverso il sapore e il colore. Verde pastello, dato proprio dal tè naturale che viene da Cina e Giappone, e all’interno cioccolato bianco e wafer.

Dopo il grande successo riscosso proprio sul mercato orientale, il KitKat al tè Matcha si appresta a conquistare anche l’Occidente. Secondo il Global Head of Confectionery di Nestlé, Alexander von Maillot, questo successo conquisterà anche i social, Instagram in particolar modo. E se gli italiani sono abituati al suo gusto classico, ad Est il KitKat è un vero e proprio prodotto culto; ne esistono, infatti, ben 350 gusti diversi, come fragole, soia, wasabi, facioli rossi e tutti quei prodotti tipici stagionali di un mondo culinario molto lontano dal nostro.

Le nuove barrette saranno prodotte da uno stabilimento Nestlé sito in Germania, mentre il tè Matcha, in polvere, sarà importato direttamente da Giappone e Cina.

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